sabato 12 novembre 2011

0.46

Non ce la posso fare, sul serio.
Non stavolta. C'è qualcuno, qui, disposto a capirmi?
Qualcuno che abbia tanta voglia di disperarsi con me?
Forse la luna, di nuovo lei, di nuovo piena, piena di bugie, incrostata di parole che poeti distratti lasciano continuamente volare via.
Non ho scuse. Hai ragione.
Ti va bene se ti regalo la mia pistola quando è carica?
Ti va bene?
Ti va bene di spararmi addosso un'ultima volta, così da finirmi definitivamente?
Ogni... ogni volta che sento quella registrazione, quelle parole che fluiscono come fiumi in piena nella mia mente...
Quella voce, che mi piace così tanto... L'acqua trabocca dai miei occhi, dalle mie orecchie, da ogni via d'uscita possibile, mi tramuto in cascata acida, distruggo e al nulla porto.
La so ormai a memoria. Il mio sussurro, abbracciato al tuo.
Mi manchi, sai.
And I hope there's someone out there who... Can bring me back to you...

giovedì 21 luglio 2011

Fanculo.

Ho tanta voglia di scrivere ma non trovo le parole, quindi boh, nope anche stavolta.
Cosa ho fatto di male.

giovedì 30 giugno 2011

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Ma la luce che splende in te è come veleno.
Come sangue caldo che cola dai margini di una ferita.
Brucia, brucia e urlo, cado, piango.
Mi strappi un orecchio, non vuoi più sentirmi urlare, mi lanci dalla finestra ma ti mordo il braccio e tu, tu stupido umano, vieni con me.
Ovunque io voglia, ovunque tu voglia.
Non sono più ciò che credevi, e i tuoi occhi che muoiono di disperazione non mi fanno più dolcezza, non mi farai più paura, ora sei tu che devi averne di me.
Scappa, scappa, scappa. Tanto ti prendo, razza di canaglia.
Ti strapperò a brandelli la tua magnifica pelle candida.
Ti divorerò come carne fresca, ti ammazzerò di graffi e di violenza.
Voglio sentire le scaglie di tessuto sotto le mie unghie e compiacermene.
Non provare a divincolarti, feccia, non provarci; lasciami fare, lasciami sentire il potere che fa saltare tutti i miei neuroni, fammi annusare il tuo terrore, lasciami liberare il mio istinto omicida.
Scappa. Scappa, se puoi.
L'alba è vicina, ed io perdo forza.
E' un consiglio stupido umano, scappa.
Scappa o vieni con me.
Alle porte dell'inferno.
Ringrazia la tua buona stella.
Se quel bagliore di luce non mi avesse accecato, non avresti avuto scampo.
Il giorno ormai s'è fatto.
E io ti amo come prima.

venerdì 24 giugno 2011

Stop this.

Abbassa il volume, mi stai sfondando la testa.
Mi bruci i timpani.
Smettila.

giovedì 23 giugno 2011

Keep calm.

Devi sempre volere bene a tutti.
Calmati.
Ama e vedrai che tutto tornerà indietro.
Anche se non ti va di farlo o lui non ricambia.
Fallo e basta. Sono i piccoli dettagli che rendono felici, non le grandi dimostrazioni.
Calmati, eleh.
I mostri sono solo dentro di te.
Non sotto il tuo letto. Non nel riflesso dello specchio.
Rilassati.
Tanto anche stanotte morirai per otto ore.

mercoledì 22 giugno 2011

Auuu.

In principio c'erano solo gli istinti indomabili.
Con il tempo li abbiamo accartocciati e buttati in un angolo, mentre quelli più spigolosi li abbiamo semplicemente smussati e plastificati, come si fa con le fotografie al cimitero per non farle sbiadire dalla pioggia.
Penso sia semplicemente una cosa inutile.
Non puoi voler addestrare un lupo e sperare che si comporti come un cagnolino da compagnia mansueto e senza pretese.
Il lupo vuole la carne, il sangue. Vuole strappare tutto. Anche la vita.
Esatto, siete tutti dei lupi bastardi.
Ma guarda come v'accerchiate in branco, come vi amate.
E quanta invidia mando giù.
Neanche con il cannocchiale riesco a vedervi bene, mi avete lasciata da sola in 'sto bosco e a quest'ora nessun passante mi vuole indicare la strada.
Perché io sono un lupo. E mangio le persone.
Mi sento un po' come Balto.
Non è cane, non è lupo. Sa soltanto quello che non è.
Ma sì, ditemi pure che sono una depressa del cazzo che non sorride mai.
Non mi fate sorridere, è questo il punto.
Non gettatemi sempre la rete della colpa addosso.
Vi ricordo che sono un lupo, non un pesce.

sabato 18 giugno 2011

Me against the world;

I'm a nightmare, a disaster. That's what they always said.

Cioè, sono a metà fra un 'sto da Dio' ed un 'mi ucciderei'.
Ma quanto sei.
It's all the same.
Che un attimo prima sei felice e quello dopo è il più tetro.
Trasparente come il vetro, ma a cosa serve se ci son le tenebre.
A cosa serve.
A cosa servo io, a cosa servi tu, a cosa serve scrivere.
A chi chiedi quando vuoi un consiglio?
Ma gli amici non si stancano di ascoltarti?
La mia confusione è cosmica, la mia vergogna è letale.
Hai paura, ho paura, scusa, scappo via.
Ma come ti va.
Ciao, quanto stai giù?
Ciao, la smetti di delirare?
Ma sorridi ogni tanto?
NO, VA BENE?
It's all the same.
Mi sembra di essere un orso.
Mostra il tuo lato tenero!, come nella pubblicità.
E 'sta notte colorata con i pennarelli scarichi non mi aiuta neanche un po'.

giovedì 16 giugno 2011

Do you know where you are?

Do you know where you are?
La verità potrebbe essere che mi manchi.
La verità sarebbe che sto mentendo.

No, dai smettiamola.
La verità è che non me ne frega un cazzo e me ne frega fin troppo.
Sto sempre attenta a non far male agli altri, non m'arrabbio mai, ci vedo sempre il male in ogni cosa ma ci passo sopra con un trattore, ascolto le richieste, assecondo i comportamenti, però moh basta eh, non c'ho scritto "cameriera" sulla fronte e neanche "idiota" o se proprio vogliamo essere cattivi e ribelli "cogliona".
Ssssì, ssssono una rebbbel.
Azzo. Vado in giro con i pantaloni stracciati, la felpa con le maniche strappate, le magliette di mio fratello, ma per cosa poi? Per chi?
Aspè che mi metto in tiro zio, prendo la magliettina che mi ha regalato mia sorella all'ultimo compleanno sperando di conciarmi un po' più da 'ragazza', mi tolgo le mie converse nere, grigie, rosse, fuxia, bianche e le butto nell'angolo della vergogna, rubo le scarpine con 12cm di tacco a mia mamma, vado a comprarmi una minigonna e siamo a posto, no? Sto bene, sì?
Ma basta dai, smettetela di prendervi in giro.
Va bene finché una ha questo stile, ma quante persone ho visto cambiare non le ha viste neanche un chirurgo plastico in servizio da quarant'anni.
La pioggia mi ricorda le ragazze sole.
Sedute sotto un rifugio di fortuna, un balcone, un tettuccio.
Non hanno amici, si dicono, si ripetono, piangono, vorrebbero affetto, calore, una coperta ed un cuscino di piume.
Cuscino.
Cuscino.
No, non mi ci ritrovo questa volta.
Negare di avere degli amici sarebbe la mia rovina.
Abitano lontano, e allora? Qualcuno m'impedisce di voler loro bene?
No, bene, niente e nessuno, a posto.
Vi voglio bene anche se non ve lo dimostro.
Ciao.

mercoledì 15 giugno 2011

Sere Nere.

Sere nere, come quelle nuvole che si stendono incuranti in cielo e mi coprono la luna, la mia luna, che stanotte è più bella che mai.
Un'eclissi si verifica ogni dieci anni, l'ultima volta ne avevo sette e me la ricordo bene, oh sì che me la ricordo.
"Mamma, la luna! Mamma... Guarda la luna, non è bellissima? Non dovrebbe essere venerata come una regina? In fondo è lei che controlla il mondo, a partire dalle maree..."
Non ti farà mai sentire una nullità, perché lei è giusta, è buona, non ti farà mai del male.
Non è come le regine umane.
Loro sono umane, loro fanno del male a prescindere.
Loro sono temibili, sono snob, e no, non ti aiuteranno mai.
Se non uccide, fortifica.
Non ne sono proprio certa, un grissino quando si spezza non tornerà intero come prima.
Si sbriciola e basta. Granelli di solitudine.
Ma non c'è mai niente da fare.
"My heart is broke, but I have some glue".
Eh seh, Kurt Cobain ce l'aveva la colla.
Io no.
Shut the fuck up all.
Tanto non vi odierò mai abbastanza, vi voglio troppo bene sciocchi.
Siete solo inutili.
Ma io amo le cose inutili.
Non capite.

lunedì 13 giugno 2011

Be Kind, Please Rewind;

Senti come brilla, la notte, la luna.
Spegni tutte le luci, che anche se hai paura del buio non devi temere, ci son qui io.
I respiri sommessi delle lampade ci circondano, ci invitano a danzare, si accende un muro di fuoco.
Come si spegne, come si spegne?
No, mi spiace, devi bruciarci in mezzo.
Devi spirare fra quelle fiamme, il tuo sangue deve ribollire nel tuo cuore incapace di amare.

sabato 11 giugno 2011

Tale;

"Stava per sedersi di nuovo al suo posto, quando una macchia color cremisi attirò la sua attenzione.
Alzò letteralmente lo sguardo percorrendo tutta la superficie di quel corpo, osservando come le pieghe della sua maglietta sembrassero scolpite ad arte dal più bravo fra gli scultori greci del classicismo.
Immaginò di accarezzare quella barba appena accennata, ma ben presto di trovò a galleggiare in mari inchiostrati di nero che la osservavano con giudizio felino per poi abbassarsi maldestramente ridonandole la luce."

mercoledì 8 giugno 2011

I've been wrong;

Dolci giochetti chiaroscurali sul mio viso.
Quanto è bello il buio, quando nasconde le emozioni.
Quanto è brutto il buio, quando ti scarica sul capo troppi pensieri.
Ti sento debole e offuscato, c'è qualche problema di segnale.
Cosa? Il numero è inesistente?
Ma fino a poche ore fa era attivo, non capisco.
Guarda quel bagliore rosso a mezz'aria, sembra il fuoco indomato nel mio sangue celeste.
Sembra scintillare, come diamanti nei capelli, il sole contro lo specchio.
Non abbandonarmi.

martedì 31 maggio 2011

Light it up tonight!

Giuro che sto piangendo da quanto sono felice.
Non mi servono le cose enormi, le dimostrazioni d'affetto plateali, non mi servono.
Sono solo i piccoli gesti.
Le piccole cose che le persone fanno, per te.
Non lo fanno perché devono, lo fanno perché sei tu.
Non so neanche come spiegarlo, perché è fin troppo semplice raccontare la tristezza e la solitudine, ma quando è la felicità a dover essere spiegata, perdi tutte le parole, forse perché non ci sono parole.
Non ce ne sono e basta, esistono solo i sentimenti belli, le emozioni pure, e le lacrime che scendono perché qualcuno ti ha pensata, qualcuno che magari non t'aspettavi.
Che bello. Bellissimo.

Hey-hey-hey you and me keep on staring at the road,
Like we don't know where to go, step back, let me take controooooool!!!! :DDD
LIGHT IT UP TONIGHT!

venerdì 27 maggio 2011

Estero.

Piove, A.
Il cielo mi allaga di lacrime.
Brucianti.
Acide.
Scottano come una piastra calda.
200° gradi di irruenza.
200° di stanchezza.

domenica 22 maggio 2011

He tastes like you. Only, sweeter.

He tastes like you. Only, sweeter.
Mi piacerebbe poter trovare qualcuno a cui dedicarla.
E' sempre nuvoloso.
Ci vorrebbe il vento.

lunedì 9 maggio 2011

Lie's a sin.

Presentarsi è troppo semplice, e di natura non amo le cose semplici.
Presentarsi è una tendenza troppo umana, troppo volubile, troppo schematica e restrittiva.
Come potrei presentarmi se non so neanche io chi sono... o cosa sono?
Non saremo mai in grado di conoscere qualcuno a fondo, poiché quello stesso qualcuno un giorno potrebbe voltarsi, inglobarti nel suo sguardo e morderti fino a farti morire, lentamente, dolorosamente.
Mi piace studiare le reazioni delle persone di fronte a ostacoli più o meno differenti, mi piace pensare che io non avrei agito in quel modo fino a quando mi capita la stessa situazione, e come una stupida bambina che ha appena iniziato a strascicare qualche insensata parole, agisco per mimesi, copio chi prima di me l'ha affrontato.
Ed è così che mi ritrovo in pensieri senza un inizio né tantomeno una fine, viaggio silenziosa nel circolo vizioso dei se, dei ma, mi estraneo e mi studio e tengo sempre presente che nonostante tutti i perché che mi pongo, non sarebbe opportuno domandarsi perché di ogni cosa, di ogni avvenimento, di ogni situazione.
Non è importante saperne il motivo, che tanto non t'aiuta a risolverlo.
Non se ne va come lo smalto a contatto con l'acetone.
Come l'inchiostro dalla pelle chiara se strofinato con abbondante alcool.
Tutto ciò che pensiamo di aver lasciato andare in realtà ancora esiste e persiste in noi, ci sta attaccato come le sanguisughe, e l'unica risposta al perché che sorgerebbe spontaneo è che siamo ricoperti di sostanza incollante impossibile da distruggere, impossibile da lavare via.
Un costume di scena cucitoci addosso troppo stretto alla vita e troppo largo alla base.
Non puoi toglierlo, come ai manichini nei negozi.
Reagire male alla realtà è un mio triste hobby.
Cosa farai, ora?
Mi siedo sul davanzale della finestra, guardo il mondo, le montagne, i riflessi, la stella polare.
1200 km. Solo 1200 km.
E tu tornerai dall'estero.